Un pattern di ripolarizzazione precoce è comune negli elettrocardiogrammi dei pazienti con fibrillazione ventricolare. Questi pazienti con ripolarizzazione precoce hanno intervalli QT più corti.
Varianti morfologiche del pattern di ripolarizzazione precoce sono state inoltre associate a fibrillazione ventricolare idiopatica, ma la loro prevalenza nei soggetti sani non è ben definita.
E’ stata studiata la prevalenza di ripolarizzazioni precoci e le sue varianti morfologiche, e la sua associazione con l'intervallo QTc ( QT corretto ) nei soggetti sani.
Sono stati analizzati elettrocardiogrammi ( ECG ) digitali di 1.886 soggetti sani che avevano preso parte a studi clinici di fase I.
La ripolarizzazione precoce, definita come elevazione del punto J maggiore o uguale a 0.1 mV in due o più derivazioni contigue, era presente in 514 soggetti ( 27.3% ), di cui 505 ( 98.2% ) erano di sesso maschile.
La prevalenza di ripolarizzazione precoce è progressivamente diminuita con l'aumentare dell'età.
Il pattern di ripolarizzazione precoce è stato osservato nelle derivazioni laterali ( I, aVL, V4-V6 ) nel 26.1%, nelle derivazioni inferiori ( II, III, aVF ) o inferolaterali nell’8%, ed era globale nel 1.9%.
La porzione terminale del complesso QRS presentava un aspetto notching ( dentellato ) nel 43.1% e slurring ( transizione liscia dal segmento QRS al segmento ST ) nel 56.9%.
Il notching era comune nelle derivazioni inferiori / laterali, mentre lo slurring era comune nelle derivazioni anteriori.
Un segmento ST non-ascendente è stato osservato nel 71% degli ECG con un aspetto notching, ma solo nel 12.3% di quelli con aspetto slurring.
Il gruppo ripolarizzazione precoce ha presentato una più lenta frequenza cardiaca ( in media 9.3 bpm; p inferiore a 0.001 ) e più corti intervalli QTc ( QTcB=20.2 ms, QTcF=11,0 ms, p inferiore a 0.001 ).
Quattro soggetti in ciascun gruppo hanno presentato un intervallo QT corto ( QTcF inferiore a 350 ms ).
In conclusione, la ripolarizzazione precoce e tutte le sue varianti sono comuni in soggetti sani giovani con più lente frequenze cardiache e con intervalli QTc leggermente più corti.
Un intervallo QT corto ( QTcF minore di 350 ms ) è raro. ( Xagena2012 )
Panicker GK et al, Heart Rhythm 2012; 9: 1265-1271
Cardio2012