Uno studio prospettico compiuto presso l’Università di Leipzig in Germania, ha valutato l’incidenza e l’impatto dell’aritmia asintomatica nei pazienti con fibrillazione atriale altamente sintomatica eligibili per l’ablazione mediante radiofrequenza.
Hanno preso parte allo studio 114 pazienti con almeno 3 documentati episodi di fibrillazione atriale, sintomatici ed un trattamento inefficace con almeno 1 farmaco antiaritmico, selezionati per l’ablazione transcatetere con radiofrequenza.
Nei 7 giorni di registrazione ECG Holter prima dell’ablazione, l’81% ( 92/114 ) dei pazienti ha presentato episodi di fibrillazione atriale.
Nel 38% ( n = 35 ) dei pazienti tutti gli episodi di fibrillazione atriale erano sintomatici.
Nel 57% ( n = 52 ) dei pazienti gli episodi registrati erano sia sintomatici che asintomatici, mentre nel 5% ( n = 5 ) tutti gli episodi di fibrillazione atriale documentati erano asintomatici .
Dopo l’ablazione, nel periodo di follow-up di 6 mesi, la percentuale dei pazienti con solo recidive asintomatiche di fibrillazione atriale è salita al 37% ( p < 0,05 ).
Lo studio ha dimostrato che gli episodi asintomatici di fibrillazione atriale aumentano in modo significativo dopo l’ablazione transcatetere.
Pertanto, la valutazione dell’intervento di ablazione basata solamente sui sintomi, potrebbe sovrastimare la percentuale di successo.
Il monitoraggio a lungo termine con la registrazione ECG Holter potrebbe permettere di identificare recidive asintomatiche di fibrillazione atriale dopo ablazione.( Xagena2005 )
Hindricks G et al, Circulation 2005; 112: 307 – 313
Cardio2005