Cambiamenti strutturali, come la fibrosi atriale possono aumentare il rischio di fibrillazione atriale al presentarsi di eventi "trigger".
Lo studio ha valutato l'incidenza di amiloidosi atriale isolata e la sua correlazione con la fibrillazione atriale.
Sono state studiate sezioni di atrio destro di 245 pazienti sottoposti a chirurgia a cuore aperto.
Depositi di amiloide sono stati trovati nel 16,3% (40/245) dei pazienti.
Il 15,5% (n=38) dei pazienti presentava una fibrillazione atriale persistente. E' stata osservata una correlazione tra amiloide, l'età e la durata dell'onda P.
Lo studio ha pertanto dimostrato che l'amiloidosi atriale isolata influenza la conduzione atriale ed aumenta il rischio di fibrillazione atriale.
La progressione e le conseguenze dell'amiloidosi atriale isolata dipendono dalle condizioni patologiche, come le valvulopatie, che aumentano la sintesi e la secrezione del peptide natriuretico atriale ( ANP, atrial natriuretic peptide ).
La relazione inversa tra l'amiloidosi atriale isolata e la fibrosi atriale fa ritenere che questi pazienti possano non trarre beneficio dal trattamento con Ace inibitori. ( Xagena2002 )