I pazienti che assumono Digossina ( Eudigox, Lanoxin ) per controllare la fibrillazione atriale presentano un rischio di morire del 27% maggiore rispetto ai pazienti con fibrillazione atriale che non assumono la Digossina.
Queste le conclusioni di una analisi di 19 studi che hanno coinvolto più di 500.000 pazienti.
L'associazione che è stata trovata sulla base dei risultati di 19 studi è risultata molto forte.
Secondo gli Autori i medici dovrebbero usare cautela nel prescrivere la Digossina nei pazienti con fibrillazione atriale, tanto più che ci sono farmaci alternativi disponibili, che potrebbero essere più sicuri.
I pazienti sia con fibrillazione atriale sia con insufficienza renale sono apparsi associati a un rischio particolarmente elevato dal 60 al 70% di mortalità rispetto ai pazienti con le stesse caratteristiche che non invece non stavano assumendo la Digossina.
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Questo studio mette in discussione le attuali lineeguida sul trattamento della fibrillazione atriale, dove la Digossina ha un ruolo non-secondario.
Secondo gli Autori, la Digossina dovrebbe essere declassata da farmaco di prima scelta per alcuni pazienti con fibrillazione atriale.
Sono state prese in esame sette banche dati per identificare studi che avessero monitorato i tassi di mortalità e coinvolto pazienti con fibrillazione atriale che stavano assumendo la Digossina.
La ricerca ha prodotto 19 studi pubblicati nel periodo 1960-2014 che hanno coinvolto più di 500.000 pazienti.
Nel complesso, 458.311 pazienti su 501.681 soffrivano di fibrillazione atriale.
La Digossina era stata prescritta a 111.978 di questi pazienti.
I risultati hanno mostrato che i pazienti con fibrillazione atriale che stavano assumendo Digossina avevano un probabilità di morire del 27% più alta e una maggiore probabilità del 21% di morire per causa cardiovascolare, rispetto ai pazienti con fibrillazione atriale che non stavano assumendo Digossina.
La Digossina trova impiego soprattutto nei pazienti con insufficienza cardiaca. L'analisi ha mostrato una più debole associazione tra Digossina e la mortalità nei pazienti con fibrillazione atriale che avevano anche insufficienza cardiaca.
Diversi studi hanno indicato che maggiore è il livello di Digossina nel sangue di una persona, maggiore è il rischio di morire.
Non è noto il meccanismo mediante il quale la Digossina aumenti il rischio di mortalità, anche se studi precedenti hanno collegato la Digossina a un aumentato rischio di tromboembolismo.
I risultati di questa analisi indicano la necessità di uno studio ben strutturato, mirato a indagare la sicurezza della Digossina.
Finora non c'è stata alcuna sperimentazione clinica condotta appositamente per esaminare la sicurezza della Digossina nel trattamento della fibrillazione atriale. ( Xagena2015 )
Fonte: American College of Cardiology ( ACC ) Meeting, 2015
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