E’ stata valutata la prevalenza, il significato clinico e la prognosi della sindrome di Brugada latente nei pazienti con fibrillazione atriale di nuova insorgenza, senza mascheramento da parte dei farmaci antiaritmici di classe 1C.
Nel periodo 2000-2008, tutti i pazienti consecutivi con fibrillazione atriale di nuova insorgenza, che dopo trattamento con Flecainide ( Almarytm ) hanno esibito caratteristiche ECG tipiche della sindrome di Brugada, sono stati sottoposti ad esame elettrofisiologico, farmacologico, e genetico.
Tra i 346 pazienti ( età mediana: 53 anni ), 11 hanno presentato fibrillazione atriale isolata con caratteristiche ECG tipiche di sindrome di Brugada.
L’esame genetico si è rivelato negativo.
La tachicardia ventricolare / fibrillazione ventricolare è stata indotta mediante test elettrofisiologico ( 5 pazienti ) o durante infusione di Flecainide ( 1 paziente ).
Sei pazienti con caratteristica ECG di tipo 1 e tachicardia ventricolare / fibrillazione ventricolare inducibile, sono stati sottoposti a impianto di defibrillatore impiantabile ( ICD ).
Nel corso di un periodo osservazionale di 31.5 mesi ( range: 10-85 ) dopo impianto di ICD, 3 pazienti hanno sviluppato sindrome di Brugada ed 1 di loro è andato incontro a fibrillazione ventricolare.
I pazienti senza ICD ( n=5 ) sono rimasti asintomatici durante un follow-up mediano di 74 mesi. Caratteristica di tipo 1, persistente, si è presentata solo in 3 pazienti che hanno sviluppato sindrome di Brugada. ( Xagena2009 )
Pappone C et al, Eur Heart J 2009; 30: 2985-2992
Cardio2009