Sono stati valutati i fattori di rischio individuali che compongono il punteggio CHADS2 ( insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione, età maggiore o uguale a 75 anni, diabete mellito, ictus precedente ) e il punteggio CHA2DS2-VASc ( CHA2DS2-malattia vascolare, età 65-74 anni, categoria sessuale ) ed è stata calcolata la capacità dei diversi regimi di predire il tromboembolismo.
Sono stati raccolti i dati dei pazienti ricoverati in ospedale con fibrillazione atriale nel periodo 1997-2006 in Danimarca.
Tutti i pazienti non erano stati trattati con antagonisti della vitamina K.
L’endpoint principale era il verificarsi di ictus e tromboembolia.
Su 121.280 pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare, 73.538 ( 60.6% ) avevano incontrato i criteri di inclusione dello studio.
Nei pazienti a basso rischio ( punteggio=0 ), il tasso di tromboembolismo per 100 persone-anno è stato pari a 1.67 con CHADS2 e 0.78 con CHA2DS2-VASc al follow-up di 1 anno.
Nei pazienti a rischio intermedio ( punteggio=1 ), questo tasso è stato 4.75 con CHADS2 e 2.01 con CHA2DS2-VASc. Il tasso di tromboembolismo dipendeva dai singoli fattori di rischio che compongono i punteggi, ed entrambi i sistemi hanno sottovalutato il rischio associato a precedenti eventi tromboembolici.
Quando i pazienti sono stati suddivisi in gruppi di rischio basso, intermedio e alto, le statistiche C a 10 anni di follow-up sono state 0.812 con CHADS2 e 0.888 con CHA2DS2-VASc.
In conclusione, il rischio associato a un punteggio di stratificazione rischio-specifico è dipeso dai fattori di rischio che costituivano il punteggio.
CHA2DS2-VASc ha fornito risultati migliori rispetto a CHADS2 nel predire i pazienti ad alto rischio, e quelli classificati come a basso rischio da CHA2DS2-VASc erano realmente a basso rischio di tromboembolismo. ( Xagena2011 )
Olesen JB et al, Br Med J 2011; 342: d124
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