Si stanno osservando cambiamenti tra le cause scatenanti l’arresto cardiaco improvviso con una diminuzione dei tassi di fibrillazione / tachicardia ventricolare ( FV/TV ) e un aumento significativo della percentuale di attività elettrica senza polso e di asistolia.
Poiché l’attività elettrica senza polso è caratterizzata da fallimento della contrattilità miocardica, è stato valutato il ruolo potenziale dei farmaci che influenzano la contrattilità cardiaca nella fisiopatologia della attività elettrica senza polso umana.
I soggetti con arresto cardiaco improvviso extra-ospedaliero ( di età maggiore o uguale a 18 anni ) che erano stati sottoposti ad immediata rianimazione sono stati valutati nello studio Oregon Sudden Unexpected Death Study ( 2002-2009 ).
Sono state prese in esame specifiche classi di farmaci con effetti inotropi negativi o positivi a livello cardiaco per verificare l'associazione con l’insorgenza di attività elettrica senza polso versus la fibrillazione / tachicardia ventricolare.
I pazienti che hanno presentato attività elettrica senza polso ( n=309 ) erano più anziani di quelli con fibrillazione / tachicardia ventricolare ( n=509 ) ( in media, 68 anni vs 64 anni, p inferiore a 0.0001 ) e avevano più probabilità di essere donne ( 39% vs 25%, p inferiore a 0001 ).
In un modello di regressione logistica aggiustato per età, sesso, comorbidità, carico di malattia, e variabili di rianimazione, i farmaci antipsicotici ( OR=2.40 ) sono risultati predittori significativi di attività elettrica senza polso, rispetto a fibrillazione / tachicardia ventricolare.
Viceversa, l'uso di Digossina era associata alla presenza di fibrillazione / tachicardia ventricolare ( p inferiore a 0.0001 ).
Dallo studio è emerso che l’impiego di farmaci antipsicotici rappresenta un predittore significativo ed indipendente di arresto cardiaco improvviso con attività elettrica senza polso. ( Xagena2013 )
Teodorescu C et al, Heart Rhythm 2013; 10: 526-530
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