La sindrome di Wolff–Parkinson–White, detta anche sindrome di preeccitazione, è caratterizzata dalla presenza di un pathway anomalo di conduzione.
In tal modo il segnale elettrico arriva troppo rapidamente ai ventricoli.
Molte persone con questa sindrome presentano sintomi o episodi di tachicardia e possono andare incontro a capogiri, palpitazioni, svenimenti, o raramente ad arresto cardiaco.
Nella maggior parte dei casi, i primi sintomi della sindrome compaiono tra gli 11 ed i 50 anni.
Ricercatori del Dipartimento di Cardiologia, dell’Ospedale San Raffaele di Milano hanno valutato l’impiego profilattico dell’ablazione con radiofrequenza della via accessoria in bambini asintomatici con sindrome di Wolff-Parkinson-White, ad alto rischio di aritmie.
L’end point primario era rappresentato dal presentarsi di eventi aritmici nel corso del follow-up.
Lo studio ha riguardato 47 bambini di età compresa tra i 5 ed i 12 anni.
Venti bambini sono stati sottoposti ad ablazione profilattica e 27 a nessun trattamento.
Ci sono state 3 complicanze associate all’ablazione, una delle quali ha portato all’ospedalizzazione.
Nel corso del follow-up, un bambino nel gruppo ablazione ( 5% ) e 12 nel gruppo controllo ( 44% ) hanno presentato eventi aritmici.
In due bambini del gruppo controllo è insorta una fibrillazione ventricolare, ed un bambino è morto improvvisamente.
L’incidenza cumulativa di eventi aritmici è risultata più bassa tra i bambini ad alto rischio, sottoposti ad ablazione rispetto ai bambini in cui non è stato eseguito l’intervento.
I pazienti con vie accessorie multiple sono risultati essere maggiormente a rischio.
Secondo gli Autori, nei bambini asintomatici con sindrome di Wolff-Parkinson-White, l’ablazione profilattica riduce il rischio di aritmie minaccianti la vita. ( Xagena2004 )
Pappone C et al, N Engl J Med 2004; 351: 1197-1205
Cardio2004 Pedia2004