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La cardioversione migliora la capacità d’esercizio nei pazienti con fibrillazione atriale


Esistono pochi dati riguardo agli effetti dei comuni interventi terapeutici sulla tolleranza all’esercizio nella fibrillazione atriale.

Ricercatori del Walter Reed Army Medical Center, negli Stati Uniti, hanno sottoposto a test da sforzo massimale 655 pazienti con fibrillazione atriale cronica, al basale e a 8 settimane, 6 mesi ed 1 anno dopo la randomizzazione a Sotalolo ( Sotalex ), Amiodarone ( Cordarone ) o placebo.

L’età, l’obesità e la presenza di sintomi che accompagnano la fibrillazione atriale, sono risultati inversamente associati alla capacità d’esercizio al basale, ma questi fattori erano responsabili solamente del 10% della varianza nella capacità d’esercizio.

I pazienti che avevano la maggiore probabilità di beneficiare della cardioversione erano quelli più giovani d’età, non obesi o ipertesi, e con una frequenza cardiaca non controllata al basale.

La cardioversione con successo ha migliorato la capacità d’esercizio del 15% ad 8 settimane, e questi miglioramenti si sono mantenuti per tutto l’anno.
Questo miglioramento è stato osservato sia tra i pazienti che hanno mantenuto il ritmo sinusale, che in quelli con fibrillazione atriale intermittente.

I dati dello studio hanno mostrato che la cardioversione ha prodotto un miglioramento sostenuto nella capacità d’esercizio nel corso di 1 anno.
I pazienti che con maggiore probabilità erano destinati a migliorare con il trattamento, tendevano ad essere più giovani e non obesi. ( Xagena2007 )

Atwood JE et al, Am Heart J 2007; 153: 566-572

Cardio2007


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