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L’ablazione della vena polmonare riduce la mortalità e la morbidità nei pazienti con fibrillazione atriale sintomatica


L’obiettivo dello studio è stato quello di valutare la capacità dell’ablazione circonferenziale della vena polmonare nel mantenimento del ritmo sinusale nei pazienti con fibrillazione atriale.

E’ stato esaminato il decorso clinico di 1171 pazienti , consecutivi , con fibrillazione atriale sintomatica che si erano rivolti al Dipartimento di Cardiologia dell’Ospedale San Raffaele di Milano.

Un totale di 589 pazienti è stato sottoposto ad ablazione, mentre 582 hanno assunto farmaci antiaritmici per il controllo del ritmo sinusale.

Il periodo medio di follow-up è stato di 900 giorni.

All’analisi Kaplan-Meier la sopravvivenza dei pazienti sottoposti ad ablazione è risultata maggiore rispetto ai pazienti che hanno ricevuto la terapia farmacologica.

Il modello di Cox ha mostrato per i pazienti sottoposti ad ablazione un hazard ratio di 0,46 per la mortalità generale, di 0,45 per la mortalità dovuta ad insufficienza cardiaca ed eventi cerebrovascolari ischemici, e di 0,30 per recidiva di fibrillazione atriale.

La qualità della vita nei pazienti sottoposti ad ablazione, a differenza di quelli trattati farmacologicamente , ha raggiunto livelli di normalità dopo 6 mesi , che si sono mantenuti per 1 anno. ( Xagena2003 )

Pappone C et al, J Am Coll Cardiol 2003; 42:185-197



Cardio2003


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