Ricercatori del Lown Cardiovascular Research Foundation a Brookline (USA) hanno studiato in modo prospettico 449 pazienti di età compresa tra 40 ed 87 anni, con malattia coronarica cronica, stabile, senza una precedente storia di fibrillazione atriale.
Il periodo di follow-up è stato, in media, di 5 anni.
Nel corso dello studio 52 pazienti (12%) hanno sviluppato fibrillazione atriale.
Circa il 60% dei pazienti stava assumendo, in modo regolare o intermittente, le statine, farmaci ipocolesterolemizzanti.
L’impiego delle statine ha ridotto il rischio di sviluppare fibrillazione atriale rispetto ai pazienti che non ne facevano uso.
Dopo aggiustamento per altri fattori, la riduzione dell’incidenza di fibrillazione atriale in questi pazienti è stata del 63%. ( Xagena2003 )
Young-Xu Y et al, J Am Coll Cardiol 2003; 41:301A
Cardio2003 Farma2003