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L’ectopia ventricolare frequente dopo esercizio fisico è un predittore di morte


I Ricercatori della Cleveland Clinic Foundation ( USA ) hanno esaminato l’importanza prognostica dell’ectopia ventricolare subito dopo esercizio fisico, quando avviene la riattivazione dell’attività parasimaptica.

Sono stati studiati 29.244 pazienti ( età media: 56+/-11 anni; 70% maschi ) sottoposti ad un test da sforzo.
Questi pazienti non avevano storia di insufficienza cardiaca, valvulopatia o aritmia.

L’ectopia ventricolare frequente è stata definita dalla presenza di 7 o più battiti prematuri ventricolari per minuto, bigeminismo o trigeminismo ventricolare, coppiette o triplette ventricolari, tachicardia ventricolare, flutter ventricolare, torsione di punta (torsade de pointes) o fibrillazione ventricolare.

Un totale di 945 pazienti ( 3% ) hanno presentato ectopia ventricolare frequente solo durante esercizio fisico; 589 ( 2% ) solo durante fase di recupero ; 491 ( 2% ) sia durante l’esercizio che la fase di recupero.
Nel corso del periodo di follow-up ( 5,3 anni, in media ) ci sono stati 1.862 morti.

L’ectopia ventricolare frequente durante esercizio ha predetto un aumento del rischio di morte a 5 anni ( 9% versus 5% tra i pazienti senza ectopia ventricolare frequente durante esercizio ) ( hazard ratio :1,8; CI= 1,5-2,1; p La capacità predittiva è risultata ancora maggiore in presenza di ectopia ventricolare frequente nella fase di recupero ( 11% versus 5%; hazard ratio:2,4; CI= 2-2,9; p
Lo studio ha messo in evidenza che l’ectopia ventricolare frequente durante la fase di recupero dopo esercizio fisico è un miglior predittore di aumento del rischio di morte rispetto all’ectopia ventricolare che si presenta solamente durante esercizio. ( Xagena2003 )

Frolkis JP et al, N Engl J Med 2003; 348:781-790



Cardio2003


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