L’antiaritmico Flecainide ( Almarytm/Tambocor ) presenta una ridotta capacità a cardiovertire la fibrillazione atriale, quando questa aritmia ha una durata superiore alle 24 ore.
La perdita di efficacia sembra essere dovuta a rimodellamento elettrico atriale.
L’obiettivo dello studio, compiuto da Ricercatori olandesi, è stato quello di valutare l’ipotesi che la reversione del rimodellamento elettrico dopo cardioversione della fibrillazione atriale ripristina l’efficacia della Flecainide.
Sono stati arruolati 181 pazienti con fibrillazione atriale persistente ( durata media di 3 mesi ).
Dopo fallimento della cardioversione farmacologica con Flecainide 2 mg/kg per via endovenosa ( massimo 150 mg in 10 minuti ), i pazienti sono stati sottoposti con successo a cardioversione elettrica.
Successivamente, i pazienti sono stati sottoposti ad intenso monitoraggio transtelefonico del ritmo cardiaco, 3 volte al giorno per 1 mese.
Nel caso di recidiva di fibrillazione atriale, una seconda cardioversione con Flecainide è stata tentata.
Recidive di fibrillazione atriale sono state osservate nel 68% ( n = 123 ) dei pazienti.
La cardioversione delle recidive con Flecainide ha avuto successo ( il successo è stato definito quando il ritmo sinusale è stato mantenuto per più di 4 giorni ) solo nel 14% ( 7/51 ) dei pazienti.
L’insuccesso della cardioversione era associato ad una prolungata durata dell’episodio di fibrillazione atriale recidivante e dal concomitante impiego della Digossina.
La percentuale di successo della cardioversione con Flecainide è stata del 58%, quando il farmaco è stato somministrato entro 10 ore dall’insorgenza dell’aritmia e nei soggetti in cui il ritmo sinusale si era mantenuto per più di 4 giorni.
Studi hanno infatti indicato che il rimodellamento elettrico è completamente reversibile entro 4 giorni dopo il ripristino del ritmo sinusale. ( Xagena2005 )
Tieleman RG et al, Heart Rhythm 2005; 2: 223-230
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