Uno studio multicentrico, PAFAC ( Prevention of Atrial Fibrillation After Cardioversion ) ha valutato l’efficacia di due farmaci antiaritmici nella prevenzione delle recidive di fibrillazione atriale dopo cardioversione elettrica.
Sono stati arruolati 1.182 pazienti con fibrillazione atriale persistente.
Di questi 848 sono stati cardiovertiti elettricamente con successo e sono stati assegnati in modo random a Sotalolo ( n = 383 ) o a Chinidina più Verapamil ( n = 377 ), o a placebo ( n = 88 ).
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a monitoraggio trans-telefonico.
Il periodo medio di follow-up è stato di 266 giorni.
In questo periodo sono state trasmesse per via telefonica 191.103 registrazioni ECG.
L’end point primario, rappresentato da recidive di fibrillazione atriale o di morte, è stato raggiunto da 572 pazienti ( 67% ).
In questi pazienti è stato documentato almeno un episodio di recidiva di fibrillazione atriale.
In 348 pazienti ( 41% ) la recidiva di fibrillazione atriale era persistente.
Dopo 1 anno, la percentuale di recidiva di fibrillazione atriale è stata dell’83% per il placebo, del 67% per il Sotalolo e del 65% per la Chinidina più Verapamil.
La percentuale di recidive di fibrillazione atriale persistente è stata invece del 77%, del 49% e del 38%, rispettivamente.
Lo studio PAFAC ha dimostrato che la Chinidina associata al Verapamil è più efficace rispetto al Sotalolo nel ridurre le recidive di fibrillazione atriale persistente nei pazienti cardiovertiti elettricamente a ritmo sinusale. ( Xagena2004 )
Fetsch T et al, Eur Heart J 2004; 25: 1385-1394
Cardio2004 Farma2004