Uno studio compiuto presso l’Università di Glasgow ha valutato l’outcome ( esito ) di 8.354 donne e 7.052 uomini , seguiti per 20 anni.
Una fibrillazione atriale era stata diagnosticata a 47 donne e a 53 uomini.
A 15 pazienti era stata diagnosticata una fibrillazione atriale isolata.
Nel corso del follow-up, l’89% (42/47) delle donne con fibrillazione atriale è incorso in gravi eventi cardiovascolari con necessità di ospedalizzazione ed alcuni casi mortali contro solo il 27% ( 2.276/8.307) delle donne senza fibrillazione atriale.
Tra gli uomini la differenza è stata meno pronunciata ( 66% versus 45% ), anche se coloro che presentavano fibrillazione atriale erano a maggior rischio di eventi cardiovascolari.
La fibrillazione atriale si è dimostrata come un fattore di rischio indipendente per l’ictus, per l’insufficienza cardiaca e per la mortalità generale, in modo particolare per le donne.
La fibrillazione atriale isolata non è risultata invece associata ad un aumento del rischio di eventi cardiovascolari o di mortalità. ( Xagena2002 )
Steward S et al, Am J Med 2002 ; 113 : 359-364