Il nuovo inibitore orale del fattore Xa della coagulazione Rivaroxaban ( Xarelto ) ha dimostrato di non essere inferiore al Warfarin ( Coumadin ) nella prevenzione dell’ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare.
Hanno preso parte allo studio multicentrico ROCKET-AF ( Rivaroxaban Once-daily oral direct factor Xa inhibition Compared with vitamin K antagonism for prevention of stroke and Embolism Trial in Atrial Fibrillation ) 14.264 pazienti.
L'età media dei pazienti era di 73 anni; il 40% degli arruolati erano donne; il 55% aveva una storia di ictus o di TIA ( attacco ischemico transitorio ).
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a due gruppi di trattamento: Rivaroxaban 20 mg/die o Warfarin ( Coumadin ) a dosaggio aggiustato per singolo paziente.
Il periodo osservazionale medio è stato di 19 mesi.
All'analisi intention-to-treat Rivaroxaban non ha mostrato superiorità statistica nei confronti di Warfarin nella prevenzione di ictus e di embolia ( 269 eventi nel gruppo Rivaroxaban vs 306 nel gruppo Warfarin ) ( p
La mortalità per tutte le cause è stata leggermente inferiore nel gruppo Rivaroxaban ( 4.52 per 100 pazienti/anno ) rispetto al gruppo Warfarin ( 4.91 per 100 pazienti/anno ).
I sanguinamenti maggiori sono stati uguali nei due gruppi di trattamento con 3.60 per 100 pazienti/anno nel gruppo Rivaroxaban e 3.45 per 100 pazienti/anno nel gruppo Warfarin.
Dallo studio è emerso che Rivaroxaban può rappresentare una valida alternativa al Warfarin. Rivaroxaban esercita un effetto anticoagulante prevedibile e non necessità di monitoraggio frequente. ( Xagena2010 )
Fonte: AHA Congress, 2010
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